domenica 28 marzo 2010

AMO DIPINGERE...... ALCUNE FOTO DEI MIEI AFFRESCHI

HANNO DETTO DI ME CHE SONO UN PAZZO, CHE SONO UNA PERSONA EFFETTA DA PROBLEMATICHE PSICHICHE, CHE MI PORTANO AD ACCUMULARE OGGETTI DI QUALSIASI GENERE.....

MI RITENGO UN ARTISTA DI STRADA, MI PIACE LEGGERE, DIPINGERE, AFFRESCARE, SONO UN COLLEZIONISTA, IL MIO GENERE DI OPERE SI ISPIRA AL'ARTE POVERA, AL DADAISMO E ALLA POP ARTE...





FOTO DI UNA PICCOLISSIMA PARTE DEI MIEI 2.500 (duemilacinquecento libri) DI CULTURA GENERALE, OGGETTO DI MIA COLLEZIONE.


ARAZZO RAFFIGURANTE LEONE IN PARTE ANDATO PERDUTO PER L'UMIDITA'


DIPINTO ASTRATTO CON ELEMENTI ORNAMENTALI


PARTICOLARI DI AFFRESCHI ORMAI DETERIORATI DAL TEMPO E DAGLI AGENTI ATMOSFERICI RISALENTI A L'ANNO 2000


PARTICOLARE DIPINTO VESCOVI


DIPINTI DI VESCOVI, ETA' BIZZANTINA


DIPINTO DI ANGELO


MADONNA CON BAMBINO STILE BIZZANTNO













QUELLO CHE LA LEGA DEL CANE, LA POLIZIA MUNICIPALE E LA GENTE "COMUNE" DEFINISCE, MASSERIE, RIFIUTI, STRACCI ECC, NON è ALTRO CHE OGGETTI IN DISUSO DA ME RACCOLTI O COMPRATI, PER REALIZZARE DELLE OPERE CHE SI ISPIRANO ALLA CORRENTE ARTISTICA DEL DADAISMO, (Il movimento che nasce nel 1916 si traduce nel rifiuto del concetto di bellezza, degli ideali, della ragione positivistica, del progresso e del modernismo, cui vengono contrapposti una libertà senza freni, l'irrazionalità, l'ironia, il gusto per il gesto ribelle e irridente, lo spirito anarchico.
Il Dadaismo non è estetica come tutti gli altri movimenti artistici, è un modo di concecire che si interessa allo skock che causa nello spettatore, per toglierlo alle pigre abitudini mentali).

PRENDO AD ESEMPIO ALCUNE OPERE DEI PIù IMPORTANTI ESPONENTI DEL PERIODO:





RIFIUTI E ARTE,Istallazione di TIM NOBLE e SUE WEBSTER, le loro opere sono realizzate con pile di rifiuti, che assemblati e illuminati svelano attraverso l'ombra che producono, una realtà diversa...



PISTOLETTO, "VENERE DEGLI STRACCI" museo madre 1967 misto tra pop art e arte povera, un poliuretano rigido bianco e un ammasso di stracci. Proprietà privata.


PISTOLETTO, "VENERE DEGLI STRACCI" Diversa prospettiva



PISTOLETTO "ORCHESTRA DI STRACCI QUARTETTO" 1968 cumuli di stracci multicolori, vetro, cemento, bollitori. Arte Povera Mart Rovereto



JANNIS "SENZA TITOLO" 1998 Travi in ferro che sostengono sacchi di juta.



PISTOLETTO "MURO DI STRACCI" 1968 Arte Povera





MARISA MERZ "SENZA TITOLO" 1966 unione di rete cilindrica in rame e fili di canapa tenuti insieme da nodi..








MARCEL DUCHAMP,l'inventore del ready-made : "Ruota di Bicicletta" 1913 Ruota sovrapposta ad uno sgabello bianco









MARCEL DUCHAMP: "Fontana" Orinatorio maschile in maiolica bianca, che capovolto immerso nella luce ne sottolineava le curve, ricreando l'effetto di una madonna velata, la stessa bombatura ne rappresentava il ventre materno. Infatti dal titolo "Fontana" indicherebbe fonte di vita.




MARCEL DUCHAMP:"Con rumore segreto" 1916 Spago e Ottone,reso sonoro da un elemento vibrante all'interno






HANS ARP: " Trousse d'un Da"1920 base in legno con applicazioni di legno grezzo policromo Parigi collezione privata









MORTON SCHAMBERG "Dio" Opera dissacratrice formata da doppio gomito di conduttura idraulica inserita in una guida di legno andrebbe a rappresentare dio, Philadelphia, Museum of Art





MAN RAY: "Cadeau" 1921 Ferro da stiro con l'applicazione di chiodi, Chicago Collezione privata









OPERA DI KURT SCHWITTERS intitolata il “MERZBAU” durata dal(1923-1932) era un vero e proprio collage di oggetti di vari materiali d’uso quotidiano.


Nel 1924 cominciò una specie di costruzione all’interno di casa sua, e consisteva di riempire tutti i vani dell’abitazione di oggetti raccolti ( biglietti di autobus, pezzi di legno o di ferro, chiodi, piume di gallina, francobolli, sassi, bottoni, tappi, frammenti di giornali, buste, plastica, acc.) prelevati dalla vita di tutti i giorni che l'artista assemblava in una sorta di opera ambientale, cosicché restava poco spazio per l’uomo che entrava a far parte dell’opera stessa; Una sorta di scultura aperta.

DICHIARAZIONE DI k.SCHWITTERS: Non vedevo per quale ragione non si avesse il diritto di utilizzare vecchi materiali, pezzi di legno fradicio, contromarche di guardaroba, filo di ferro, pezzi di ruote, bottoni, vecchie assi trovate nei cumuli d'immondizie come materiali atti alla pittura, così come si adoperavano i colori che erano nelle officine.... k.schwitters

bibl. L'ARTE ITALIANA autore "Piero Adorno", editore "G.Anna" Il novecento vol.3° tomo 2°, pag.822 doc.n°81

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